
EROS & PSICHE - Il Post Narcisismo
Aprile 2024

LIBERTA' & PSICHE
Ottobre 2023
COS'È LA LIBERTÀ?
Sono libera/o se posso fare quello che voglio" è il pensiero più comune.Per me, libertà è poter SCEGLIERE quello che voglio, e quindi, prima di tutto, libertà di SENTIRMI.Sono libera se sento quello che desidero più profondamente, se ho quel coraggio.Se poi ho la possibilità di scegliere, e quindi di DIFENDERE quello che desidero e anche di scegliere quello che NON VOGLIO PIÙ, allora si, sono psicologicamente libera/o.
01 LIBERTÀ DI SCELTA - parte 1
08 LIBERTÀ CON GLI ALTRI
Come fare a capire cosa vogliamo davvero di più? Spesso ci sono più possibilità, tra le quali scegliere può essere difficile. L'una o l'altra sembrano uguali, 50:50. Ma il dubbio agita. Nel corpo e nella psiche non esiste il 50:50, magari il 49:51. Una delle due possibilità , o delle tante, rilassa un po' di più,magari di una punta. Lì, però, c'è la nostra libertà. Come riconoscerla?
02 LIBERTÀ DI SCELTA - parte 2
È in gioco la nostra libertà: come riconoscerla? Giochiamo ad ascoltare il corpo, in particolare la pancia, e più nello specifico il diaframma, che è un muscolo semivolontario. Pensando alle varie ipotesi, dove il diaframma si rilassa di più c'è la nostra preferenza, altrimenti si contrae. Sentire questo è capire cosa desideriamo, cosa vogliamo scegliere. Seguirlo è la nostra libertà.
03 LIBERTÀ, COME PERDERLA
04 LIBERTÀ, COME RIPRENDERLA
Cosa può toglierci libertà? La paura, ognuno la sua, in tutti però paura di perdere qualcosa: la salute, il lavoro, una relazione, la salute, la stima di qualcuno, ognuna la sua ma in tutti paura di perdere qualcosa che crediamo di avere e che vorremmo tenere. Lì diventiamo ricattabili. Quella paura ci toglie libertà.Qual è l'obbiettivo? Non sentirla più? Impossibile.L'obbiettivo è non avere più paura, quindi non tenerla più. Possiamo lasciarla andare.Come?
Come possiamo lasciare andare la paura? Il primo passo è di permetterci di sentirla, di entrarci, di guardarci dentro fino in fondo e di stare in domande: di cosa ho paura? Cosa ho davvero paura di perdere? E se anche lo perdessi, cosa succederebbe?
Tutti noi nasciamo con paura e coraggio, 49:51, dalla sicurezza di una pancia chiusa all'incertezza di un cielo aperto di incognite.
Stare nelle domande è il primo ri-inizio di libertà.
05 LIBERTÀ E PIACERE
Condividere: perché?
Siamo già tutti pigiati, condividere può dare fastidio, e può essere anche sano volersene stare ognuno un po' più nel proprio, come sano potrebbe essere quel sentimento di indifferenza nella solitudine, come desiderio di essere-con. Con? Chi ci capisca.
Fa bene a tutti sentirsi capiti, e lo desideriamo forse più che capire.
Ma che lingua parlarci? Ognuno cambia continuamente, difficile capirci.
Secondo me meglio parlarci di meno, e sentirci di più.
La psicologia ci dice che noi siamo programmati per sentirci come chi osserviamo, tramite neuroni specchio (Rizzolati,1992), ci dice anche che le espressioni facciali delle emozioni primarie sono universali tra tutti i popoli (Ekman, 1987), poi che non si può non comunicare perché ogni comportamento veicola un messaggio (Watzlawich, 197), e infine ci dice che gli inconsci comunicano (da Freud in poi).
Io quindi dico: ce la possiamo fare, a capirci di più perché possiamo sentirci di più, ognuno sè e ognuno l'altro, anche nella differenza di punti di vista ma comunque sentendoci e liberi, proprio per questo, di essere come siamo, insieme agli altri.
Questa per me è libertà.
E come viverla in coppia? Si può viverla in due?
09 LIBERTÀ IN DUE
Si può essere liberi in due? Io penso si debba. Essere liberi e aperti significa sentirsi,in due: io sentire-me, io sentire-te e anche io sentire-me-attraverso-te,quando da solo non ce la faccio. Poi tutte le domande e relative risposte su come volersi vivere in coppia penso possano affiorare solo dall'interno. Essere in due significa unire le forze, e quindi anche una lente sulle forze individuali.
Insieme devono aumentare le energie, se no perché starci? Energie per? Regalarci più piacere, piacere fisico e non solo, piacere nel presente e non solo, insieme e non solo, anzi, soprattutto quando non insieme penso si possa sentire come si sta in coppia. Deve crescere la voglia di fare, sentirsi pieni anziché vuoti. Altrimenti perché starci, in coppia?
Amarci è liberarci. Se iniziamo invece a tenerci, iniziamo a perderci, e quindi iniziamo a dipendere dall' altro.
Dipendenza è graduale perdita di piacere.
Come riconoscerla?
Dove inizia la libertà? Per me inizia dal piacere, condiviso con se stessi e poi condiviso con gli altri. E parte da un istante, un attimo di coraggio, come un tuffo in acqua gelida all'inizio e poi più calda.
Scegliere il piacere profondo non è scelta scontata: da un buon sapore, a un sorso di buon umore, a un profumo, un suono, un contatto fisico, un movimento fisico, ma anche un sentimento, un'idea, un progetto, un sentimento religioso, un credo: dai sensi ai sentimenti, possiamo continuamente conoscerci e ri-conoscerci nel tempo, e in questo modo autenticamente presentarci agli altri. E così possiamo anche tra noi poi sceglierci per affinità, per piacere condiviso e condivisibile.
Cosa succede poi se i gusti e i sentimenti cambiano?
Come fare noi per rimanere autentici e liberi, con noi stessi e con gli altri?
06 LIBERTÀ E CORAGGIO
07 LIBERTÀ, COME PROTEGGERLA
E se i nostri gusti, emozioni e sentimenti cambiano, cosa sicura, cosa succede? Loro scorrono in noi continuamente, come un fiume, difficile accorgercene durante. Più facile invece ritrovarci diversi da come ricordavamo d'essere, sentire qualcosa che non ci aspettavamo, stupircene di colpo e magari disorientarci, spiazzarci.
Cosa possiamo fare? Possiamo farci un regalo: sentendo il fiume mentre scorre in noi, possiamo regalarci il coraggio di un rischio, il rischio di scegliere dove investirci.
Possiamo perdere molto, il 49, ma potremmo anche vincere di più.
Dal coraggio al piacere alla libertà, al coraggio e così via, questo il ciclo, e possiamo tentarlo e ritentarlo sempre, finché viviamo, perché il nostro primo progetto siamo noi.
Come proteggerlo e come condividerlo?
Come proteggere la nostra libertà, nel tempo? Non avendo paura, nè di cambiare nè di condividere.
Vivere è cambiare, evolvere, trasformarci, involvere.
Ovviamente noi non sappiamo dove andremo, non sappiamo il futuro, ma possiamo sapere cosa speriamo per noi.
La mente immagina, cosa spero per me?
Il diaframma più risponde, si distende o si contrae, la mente allora progetta e il corpo poi si muove.
Cambiare è vivere, con libertà e coraggio per poter scegliere dove virare, verso la mèta sperata, libertà e coraggio vanno insieme ma anche libertà e condividere.
Come condividere la nostra libertà con gli altri? Con chi condividerla? E perché farlo?
Sarebbe, credo, l'alba, del mondo che vorremmo.
10 LIBERIAMOCI DALLA DIPENDENZA
Il piacere al massimo possibile: tutti noi abbiamo almeno un modo di provarlo, ed è una forma di auto-aiuto, di auto-cura, anche di auto-consolazione al momento del bisogno, ed è a mio avviso sano.
Quando diventa invece dipendenza?
Quando non riusciamo a smettere, quando l'ancòra-e-subito prevalgono sul piacere stesso, quando quindi abbiamo più paura di perderlo che il gusto. Lì perdiamo la libera scelta.
Come poter godere senza ingabbiarci? Regalandoci un gioco, quello del "tra 5 minuti, intanto aspetto", anziché l'"ancòra-e-subito".
Poi magari decido "anche si", o "anche no", ma in quell' "anche-meno" c'è il recupero della libertà, ed è un peso che cade, dal petto.
Tutti possono provare a condizionarci, ma nessuno può toglierci libertà, nessuno può riuscirci quando a scegliere siamo noi.
È possibile da soli?
11 LIBERTÀ DA SOLI
Liberarsi da soli si può? Si deve. Anzi, ogni aiuto non richiesto, all'inizio, può dar fastidio.
Possiamo da soli uscire da schemi, smettere di rispondere a dei messaggi, non continuare più certe conversazioni, cessare dei baci diventati automatici, non guardare più quanti likes o followers si ricevano, staccare la spina da qualunque cosa ci vincoli, e così riprendere fiato. Per? Fare qualcosa di inatteso, regalarcelo, un viaggio, una passeggiata, una pizza, un caffè, una telefonata a un'amica/amico, qualunque cosa, anche piccola o grande non importa, conta solo libera o non libera, che ci ri-dia libertà.
È risalire su un treno, che passa di continuo, ma salirci possiamo farlo solo da soli.
Poi, serve e migliora tutto un'alleanza.
Con chi?
12 LIBERTÀ INSIEME
Facciamo il possibile, ognuno, ma quando siamo rotti dentro difficile non esserlo anche fuori. Più facile invece allontanarsi anche da relazioni che magari vorremmo ma sembra meglio star da soli, perché si è persa la fiducia. Fiducia in? Poter stare meglio, non bene ma meglio.
Cosa urge allora? Fare un puzzle, un puzzle delle nostre forze dentro e poi anche fuori. Serve un'alleanza, con chi? Con chi sia d'accordo con noi? Anche no, impossibile, ma con chi ci ascolti, con chi ci senta, e senza giudizio.
Se ognuno potesse sentire anche solo una persona, a catena torneremmo rete.
L'unione fa la forza, si dice, ma anche la libertà, aggiungo, la libertà insieme, di poter fare il mondo che vorremmo, più inclusivo davvero, senza giudizio davvero, e magari con quell'effetto sorpresa di scoprirci un po' più simili di come avremmo pensato.
Alla fine le emozioni primarie e universali sono sei.